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20.04.2020

Spettabili Aziende,
viste le continue informazioni fuorvianti comunicate da media, “professionisti” e web sono a riassumervi alcuni punti:
 
  • I test sierologici NON SONO AUTORIZZATI DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA.
Pertanto effettuare il test per conto proprio (o tramite l’azienda) non ha validità ma soprattutto non dà certezza nel risultato.
Il primo passo è stato fatto lo scorso 16 aprile con la Delibera regionale per realizzare, definire le modalità di somministrazione e distribuzione del test sierologico rapido.
 
 
  • NON ACQUISTARE LAMPADE GERMICIDA
Tra gli effetti collaterali della così detta “guerra” contro il corona virus gira da qualche giorno sui social la pubblicità di lampade germicida da utilizzare ovunque in casa ed al lavoro.
Vengono pubblicizzate come alternativa “ecologica” ai normali disinfettanti, in quanto i raggi UV sarebbero “naturali “e sicuri.
Vengono poi mostrati tutorial su come acquistare ed installare in maniera facile una lampada germicida in qualsiasi ambiente.
Quello che non viene colpevolmente detto in queste pubblicità ingannevoli è che le lampade germicida sono dispositivi estremamente pericolosi, in grado di produrre gravi danni alle persone inconsapevolmente esposte alla radiazione UVC da queste emessa.
La radiazione UVC di per sé non può essere percepita dall’essere umano in quanto non dà alcuna sensazione termica e non è visibile.
Quindi se siamo esposti non abbiamo alcun modo di rendercene conto e bastano pochi secondi di esposizione per provocare danni eritemali ad occhi e cute e tanto maggiore è la durata dell’esposizione tanto maggiore è il danno arrecato.
Purtroppo gli effetti acuti non sono immediati ma emergono soltanto alcune ore dopo l’esposizione.
 
  • SANIFICAZIONE LUOGHI DI LAVORO
La sanificazione è OBBLIGATORIA solo quando si ha la certezza di un contagio da covid-19.
Se i luoghi di lavoro sono chiusi da settimane non è necessaria; il virus sopravvive nell’aria per poche decine di minuti (qualche ora al massimo) e pochi giorni sulle superfici pertanto, anche se vi fosse stato un contagio, alla riapertura il virus non sarà certamente più presente.
Tale conferma è stata ricevuta anche dallo SPSAL dell’ASL tramite colloquio telefonico.
 

Stefano Ardissone