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03.08.2017

Grafici e tabelle sul trend delle denunce presentate all'Istituto.

ROMA - L’insieme delle iniziative promosse dall’Inail per assicurare l’omogeneità e la corretta interpretazione dei dati relativi all’andamento infortunistico e tecnopatico si arricchisce di un nuovo strumento. In concomitanza con la pubblicazione degli open data relativi al primo semestre 2017, infatti, sul sito dell’Istituto è disponibile il primo numero del bollettino trimestrale che esamina il trend delle denunce presentate all’Inail.
 
Un confronto di periodo con l’anno precedente. La pubblicazione, realizzata dalla Direzione centrale pianificazione e comunicazione, in collaborazione con la Consulenza statistico attuariale, a partire dalle tavole statistiche e dai “dati elementari” resi disponibili con cadenza mensile nella sezione “Open data” del portale dell’Istituto, contiene informazioni  sul numero delle denunce di infortunio e malattie professionali rilevato a partire dall’inizio di ciascun anno con riferimento ai periodi gennaio-marzo (primo trimestre), gennaio-giugno (secondo trimestre), gennaio-settembre (terzo trimestre) e gennaio-dicembre (quarto trimestre), confrontati con gli analoghi periodi dell’anno precedente.
 
Il fenomeno infortunistico declinato per genere, regione e modalità. Il bollettino – corredato da un glossario, attinto dal modello di lettura della numerosità degli infortuni e delle malattie professionali, e da una nota metodologica sulle fonti dei dati statistici – illustra con tabelle e grafici  l’andamento delle denunce di infortunio – nel complesso e con esito mortale – per genere, per distribuzione territoriale, con il dettaglio dei casi rilevati in ogni macroarea geografica e nelle singole regioni, e per modalità di accadimento: in occasione di lavoro o in itinere, con o senza mezzo di trasporto. L’analisi dell’andamento delle denunce di malattie professionali, che richiede particolare cautela a causa dell’attribuzione temporale dei casi per “data di protocollo”, è declinata, invece, per genere e per distribuzione territoriale.

 

Fonte: INAIL
 

Tratto da puntosicuro.it